
LOWA PRO Team Martin Feistl
Passione arrampicata
Martin Feistl è in tutto e per tutto un alpinista. Cresciuto sul lago Ammersee a sud-ovest di Monaco di Baviera, lo studente di geografia non ama gli sport acquatici, cosa in effetti un po’ strana considerando dove è cresciuto. Si trova molto più a suo agio esplorando le sfaccettature dell’arrampicata: su ghiaccio, sportiva, nelle regioni alpine o come parte di spedizioni più lunghe.
Ha scoperto la sua passione frequentando la palestra di roccia insieme ai genitori. Agli allenamenti si sono poi aggiunti itinerari e tour alpini. Nel 2010, nel giorno del suo 14° compleanno, ha scalato nel Ladakh un seimila sconosciuto. Ma a rimanergli impressa nella memoria è stata soprattutto la scalata della Petite Dru dalla via « Allain Leininger ». Feistl racconta « In quell’occasione le condizioni erano così invernali che abbiamo dovuto scalare con i ramponi tutta la via fino a quattro tiri sotto la vetta, includendo anche un bivacco non pianificato, il tutto senza poter usare una funivia ».
La scalata dello Shivlings (6543 m), il Cervino dell’India, nell’autunno 2018 è un’altra tappa prestigiosa del suo carnet già di per sé molto ricco. Insieme ai suoi compagni ha anche fatto tappa a Dehra Dun per consegnare scarpe e vestiti caldi ai bambini che vivono nel monastero. Si tratta di una collaborazione con l’associazione KENIAL che lavora a sostegno dell’infanzia locale. Per Feistl è stata un’esperienza molto speciale.

Fatti e dati
- Data di nascita:
- 16.08.1996
- Luogo di nascita:
- Weilheim
- Paese d’origine:
- Augusta
- Professione:
- Studente universitario
- Punto d’arrampicata preferito:
- Konstein
- Montagna locale:
- Colodri (Arco)
- Altezza:
- 1,81 m
- Peso:
- 71 kg
Martin Feistl,
Qual è stata finora la tappa più importante tra le tue arrampicate?
« Cerco di variare sempre molto, perciò è quasi impossibile dire qual è stato l’evento più importante della mia carriera sportiva. Ma mi ricordo molto bene la scalata della Petite Dru dalla via “Allain Leininger” in inverno. Abbiamo dovuto scalare con i ramponi tutta la via fino a quattro tiri sotto la vetta, includendo anche un bivacco non pianificato, il tutto senza poter usare una funivia. »
Quali sono i tuoi obiettivi sportivi?
« Per l’arrampicata sportiva, ma soprattutto in fatto di itinerari a più tiri ho diversi obiettivi di decimo grado ma mi piacerebbe fare anche lunghi tour combinati, ad esempio a Chamonix. Al momento però mi limito agli obiettivi raggiungibili – più o meno – dalla porta di casa. »
Un consiglio per i giovani amanti dell’arrampicata?
« Sfruttate tutte le occasioni per praticare questo splendido sport nel modo che più vi piace e non sentitevi mai in colpa per questo. »