01.09.2019 |
Cristalli di ghiaccio a perdita d’occhio – d’inverno quando le cascate si trasformano in torri di ghiaccio alte metri, gli alpinisti non stanno più nella pelle. L’arrampicata su ghiaccio è una disciplina affascinante, del tutto a se stante. Sulle particolarità di questa tecnica di arrampicata si è dunque incentrato l’evento test LOWA tenutosi a Kolm-Saigurn.
Gli alpinisti di fama mondiale Ines Papert, Rudi Hauser e Hans Kammerlander del team LOWA PRO insieme a Tobias Karpinski e Josef Pfnür del team LOWA ACTIVE hanno incontrato gli ex membri del team LOWA PRO David Göttler e Robert Jasper e il team di sviluppo LOWA per parlare dei nuovi modelli della collezione LOWA Performance. Tutti erano impazienti di testare i due nuovi modelli ALPINE ICE GTX e ICE ROCKET.
« Una grande sensazione di affidabilità sul piede quando si affrontano terreni estremi. »
Ines Papert si cimenta per prima con la parete di ghiaccio.
Anche su pareti estremamente ghiacciate come questa, la scarpa deve essere affidabile al 100%.
Fra un test e l’altro gli atleti discutevano animatamente scambiandosi pareri sui nuovi modelli.
La stabilità è essenziale a queste altezze, dove ogni passo può costarti la vita.
Di conseguenza l’attrezzatura dovrebbe garantirti calma e sangue freddo.
Effettivamente l’Ice Rocket è perfetta per queste pareti di ghiaccio, ma si può utilizzare anche l’Alpine Ice GTX, come si può vedere qui.
Il paradiso dell’arrampicata su ghiaccio
Come magnifico punto di partenza era stata scelta la Sonnenblickbasis a Kolm-Saigurn – un paradiso dell’arrampicata su ghiaccio con pareti d’arrampicata artificiali e cascate di ghiaccio naturali di diversa difficoltà.
Nonostante la pioggia torrenziale ci dirigemmo subito chi alle pareti di allenamento, chi in alto sulle cascate di ghiaccio e chi su terreno misto. Le scarpe dunque furono sottoposte a un autentico banco di prova. Soprattutto se ne voleva testare la tenuta stagna. Ognuno aveva consigli e suggerimenti da dispensare e si acquisirono prime importanti conoscenze. Successivamente, al rifugio vennero analizzati tutti gli aspetti tecnici: allacciatura, calzata del tallone, ghette, posizioni dei ramponi, costruzione leggera e suole. Gli atleti parlarono delle loro esperienze con le nuove scarpe, fornendo così preziosi spunti al reparto Sviluppo LOWA.
